I Bonsai sono alberi a tutti gli effetti, figurativi e soprattutto fisiologici e mal si adattano ai nostri appartamenti secchi e poco ventilati, quindi tanto più posizioneremo i nostri Bonsai all’esterno, maggiori risultati riusciremo ad ottenere.
I Bonsai si dividono in due gruppi:
- nel primo troviamo tutte le specie provenienti dalle fasce tropicali e sub tropicali che necessitano di temperature minime superiori agli 8/10° e con alcuni accorgimenti possono ben sopportare la costrizione di vivere all’interno per il periodo invernale;
- nel secondo raggruppiamo tutte le specie autoctone e native in zone temperate; questi Bonsai vanno esclusivamente posizionati all’esterno o al limite in verande fredde dove possano risentire dei cambiamenti climatici e quindi mantenere un ritmo fisiologico ideale.
Per quanto riguarda i Bonsai da interno, le specie più comuni e di facile gestione sono il ficus retusa, il ficus panda, il ficus formasano, la carmona, la crassula, il ginko biloba, l’olmo, la serissa.
Esistono poi molte varietà di Bonsai per l’esterno fioriti e non, quali l’olivo, l’azalea, l’acero, la quercia, l’olmo, il tasso, il carpino, il frassino, il faggio, il cotoneaster, il podocarpo, la piracantha e svariate qualità di pini tra i quali menzioniamo la sequoia, il pino nero e il pentaphila.
Naturalmente anche i bonsai cosiddetti da interno, nel periodo buono della stagione, quindi in primavera-estate-autunno, possono (anzi gradiscono) stare all’aperto in una posizione ombreggiata. Così percepiscono il fresco della notte, il caldo del giorno e la loro struttura si irrobustisce.